Ho avuto la fortuna di incontrare Bruno Giorgini e i ricercatori (Armando Bazzani,Sandro Rambaldi, Francesco Zanlugo) del Laboratorio di Fisica della Città dell’Università di Bologna, www.fisicadellacittà.it , che hanno messo a mia disposizione per fini di ricerca artistica le riprese fatte sulla folla di Piazza San Marco durante il carnevale con i relativi modelli di simulazione dei movimenti dei pedoni, realizzati sulla base di un nuovo modello fisico-matematico formulato dagli stessi ricercatori.
Partendo dal loro materiale ho realizzato dei disegni seguendo un procedimento rudimentale e grossolano: ho seguito il movimento dei pedoni tracciandone il percorso con il pennarello su un foglio trasparente appoggiato sul monitor del computer. Poi ho riportato fedelmente il risultato su grandi e semplici fogli di carta bianca. Le linee tracciate con le loro diverse direzioni creano lo spazio, disegnando piazza San Marco, che di fatto non c’è.
La modalità di realizzazione rende i tracciati imprecisi e quindi inutili da un punto di vista scientifico. Eppure si tratta di un’imprecisione non così approssimativa, nel senso che i movimenti vengono registrati “abbastanza” fedelmente, ovvero quanto lo permette l’umana percezione dei sensi. Mi interessano molto le modalità della percezione, così imperfette, ma sufficientemente perfette, tali da rendere possibile il nostro stare al mondo.
E quindi desidero che si tratti di una mera registrazione, abbastanza precisa, dell’accaduto. Non inventare nulla, osservare ciò che è stato e sapere che le cose sono andate esattamente così, anche se tutto poteva andare diversamente. E umilmente registrare cercando di restituire l’incredibile complessità che rende così indicibilmente bello il nostro strano mondo.